"è assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla TV"
Woody Allen

Il cinema non è un mestiere. È un'arte. Non significa lavoro di gruppo. Si è sempre soli; sul set così come prima la pagina bianca. E per Bergman, essere solo significa porsi delle domande. E fare film significa risponder loro. Niente potrebbe essere più classicamente romantico.
Jean-Luc Godard

Wednesday, January 15, 2014

Interviews: The secret life of Walter Mitty

The secret life of Walter Mitty is directed by and starring Ben Stiller. This is the third film adaptation of James Thurber's 1939 novel after the first by Norman Z. McLeod's 1947 and the second one by Neri Parenti. In the forties critics wrote: "Walter Mitty leaves his real life because it's full of difficulties and he decides to live in a daydream, where he can be a Romantic hero without his lousy life. Only in his daydreams he can imagine himself with good qualities such as power, intellect and beauty, even if he knows to own them. So Walter Mitty is the modern man: he can't imagine a life without a background made up of all fake heroes that mass media are used to offer us. Just like Madame Bovary who wants to love only with beautiful Italian landscapes as background. 
Here is the interview.




Ben Stiller dirige e interpreta la storia di Walter Mitty tratta dal romanzo di James Thurber del '39.
“Walter Mitty ha questo di particolare, che ha ormai ripudiato la vita reale, ricca soltanto di difficoltà, di sgradevoli compagnie e di mortificazioni, per la vita che sa offrirsi con l’immaginazione, momento per momento. Egli ha sceso l’ultimo scalino della degradazione romantica e non ha altro conforto, che di vedersi vivere: però sotto altre spoglie e in ben altre circostanze che non siano quelle della sua mediocre esistenza. Soltanto in sogno Walter Mitty si concede la forza, l’intelligenza, la bellezza e l’audacia che pure sa di possedere. E, come Madame Bovary che legge Walter Scott e non sa immaginarsi l’amore se non in meravigliosi scenari gotici all’italiana, così Walter Mitty non può immaginarsi la vita se non negli scenari che gli suggerisce ogni sera il Cinema: perché Walter Mitty è il vero uomo nuovo del secolo, la dolce vittima del Cinema, e tutta la sua immaginazione è incatenata ai modelli eroici che ormai lo schermo ha proposto all’umanità”.
Così scrivevano i critici del libro nel '49. Prima di Ben Stiller, una trasposizione cinematografica fu fatta da Norman Z. McLeod nel '47 e poi da Neri Parenti in versione comica. 
Ecco l'intervista ai vari protagonisti. 




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